Un recente studio, pubblicato su Science il 15 Agosto scorso, sembra aver posto la parola fine alla domanda riguardante l’origine dell’asteroide che causò la quinta estinzione di massa del nostro pianeta 66 milioni di anni fà, la stessa che spazzò via i dinosauri.
Gli scienziati hanno sempre sospettato che l’oggetto, dalle dimensioni di una città, che ha colpito la terra nella penisola dello Yucatan, in Messico, fosse un asteroide formatosi nel sistema solare oltre l’orbita di Giove. Le prime prove hanno iniziato ad essere raccolte a partire dal 1980, quando in tutto il mondo sono state ritrovate tracce di uno strato di iridio metallico depositato ai tempi dell’estinzione del cretaceo. L’iridio è infatti molto raro sulla terra, ma molto comune negli asteroidi. Nel decennio successivo i ricercatori hanno identificato nel cratere vicino Chicxulub, nello Yucatan, il sito di impatto dell’oggetto.
In quest’ultimo studio, i ricercatori guidati da Mario Fischer-Gödde, un esperto di geochimica degli isotopi presso l’Università di Colonia in Germania, si sono concentrati sulla firma di un particolare elemento, il rutenio (Ru). Il rutenio è infatti un raro metallo di transizione che si trova negli asteroidi, la cui firma isotopica è caratteristica della regione del sistema solare in cui gli stessi si sono formati. I risultati sono compatibili con un asteroide di tipo “carbonioso” formatosi circa 4,5 miliardi di anni fa alla periferia del sistema solare, contenente un livello elevato di carbonio e composti volatili.
Lo studio ha inoltre chiuso, sembra definitivamente, la questione che l’oggetto in questione fosse una cometa, proprio perché la firma isotopica del rutenio risulta essere incompatibile con un oggetto di questo tipo.
Molti degli altri oggetti che hanno colpito la terra e che sono stati studiati dal gruppo di ricerca guidato da Mario Fischer-Gödde sembrano invece essersi originati nel sistema solare interno. L’unica eccezione riguarda in effetti i grossi asteroidi che si sono formati tra i 3,5 e i 3,2 miliardi di anni fa. Questi risultati suggeriscono che in quel periodo è accaduto qualcosa di significativo nella fascia degli asteroidi, come la rottura di un pianeta o asteroide di dimensioni molto grandi e in un punto favorevole per finire la loro corsa contro la Terra.
Riferimenti:
Fischer-Gödde, Mario, Jonas Tusch, Steven Goderis, Alessandro Bragagni, Tanja Mohr-Westheide, Nils Messling, Bo-Magnus Elfers et al. “Ruthenium isotopes show the Chicxulub impactor was a carbonaceous-type asteroid.” Science 385, no. 6710 (2024): 752-756. DOI: 10.1126/science.adk4868