Le cellule neuronali, come qualunque altra cellula all’interno del nostro corpo, possiede l’informazione genetica codificata dal DNA. I segmenti del DNA si trovano avvolti attorno a proteine che prendono il nome di istoni. La forza di questo avvolgimento determina l’attività dei geni contenuti all’interno di quei segmenti. I segmenti avvolti in modo più stretto contengono geni che risultano avere un’attività ridotta, mentre quelli che presentano un avvolgimento più “allentato” risultano contenere geni che sono più attivi.
Secondo un recentissimo studio condotto nei topi, pubblicato da Giulia Santoni e colleghi dell’Istituto Federale Svizzero di Losanna, sembra che i neuroni che hanno un DNA più allentato intorno agli istoni siano più facilmente reclutati nell’engramma, un insieme di cellule ritenuto costituire un’unità di informazione cognitiva. Questo engramma forma una nuova memoria e riesce e conservarla nel corso del tempo.
In questo studio, i ricercatori hanno insegnato ai topi ad associare a un particolare suono una scossa elettrica statica. Quando hanno tracciato i neuroni attivati durante questo apprendimento hanno scoperto che il DNA in quelle cellule era avvolto in un modo più allentato rispetto agli altri neuroni non attivati. Hanno quindi trattato i topi con una sostanza che aiuta ad allentare l’avvolgimento del DNA nella speranza di trovare un cambiamento nel loro comportamento. Quello che hanno scoperto è che i topi cosi trattati presentavano una maggiore paura al suono, dimostrando pertanto un miglioramento nell’apprendimento dell’informazione.
doi: 10.1038/d41586-024-02504-4
Riferimento: Santoni, G. et al. Science 385, eadg9982 (2024).